Chi Siamo
l locale di recente apertura, conserva nella sua ossatura principale le caratteristiche dell’antica trattoria e osteria dell’Appennino reggiano.
Gli eredi della famiglia dopo esperienza maturata in alberghi e ristoranti della riviera adriatica e della zona, continuano il lavoro che è stato dei suoi genitori e nonni.
Dall’archivio di famiglia risulta che già nell’anno 1920 il nonno paterno, Federico detto Alderico, aveva avviato un’attività nel piccolo centro cirelliano.
Il cuore pulsante era la nonna paterna, Domenica, che si occupava della gestione dell’osteria con annesso negozietto di alimentari e vendita del tabacco e generi di monopolio. Situato in un primo momento nel borgo vecchio di Cà Alberi, successivamente i coniugi acquistarono uno stabile situato sulla strada comunale, che fu per secoli la casa del custode del Palazzo Ariosti-Pepoli situato sulla collina più alta di Cerrè.
Qui ampliarono gli spazi con la creazione di un’osteria e trattoria e un paio di camere per il pernotto.
Negli anni ’50 la vecchia casa, ormai non era più adatta agli spazi sia della famiglia sia della trattoria e fu così che a partire dal 1950 di fronte alla vecchia trattoria, iniziarono i lavori del nuovo stabile adibendolo così alle necessità della clientela che con gli anni del boom economico, stava via via aumentando.
Oggi il locale ristrutturato completamente nel 2009 si presenta in un ambiente accogliente, con pavimento in legno naturale di rovere montano, intonaci a calce naturale con pareti in pietra arenaria a vista. Elementi originali in ferro arrugginito come la mensola dei vini, ed il bancone del bar, rendono l’ambiente unico e caratteristico unendo una concezione moderna e di tendenza con elementi dell’antica locanda, recuperando alcuni antichi utensili dei nonni paterni, come una rarissima macchina per il caffè marca CIMBALI alimentata a gas del 1956.
Uno scoppiettante caminetto riscalda la sala nei mesi freddi e nell’angolo fa mostra di se un bellissimo pianoforte di fattura lipsiense della fine del 1800.
Recentemente è stata donata al ristorante un’antica GRIDA risalente al 1674 nella quale il duca di Modena Francesco d’Este elevava la contea di Cerrè Marabino, in marchesato investendo un certo Giuseppe Pepoli nobile bolognese.
Il menù varia in base alla richiesta in quando lavora solo su prenotazione. Dalla cucina emiliana rivisitata in alcuni piatti, alla cucina a base di pesce di mare, alla selvaggina sono gli ambiti dove la Cantoria si esprime con la propria creatività, utilizzando prodotti di coltivazioni biologiche e dell’orto della propria azienda agricola.
Accompagnati ai piatti, non possono mancare accurati abbinamenti di vini della cantina della Cantoria composta da oltre 50 etichette tra vini bianchi e rossi dalla quasi totalità delle regioni italiane.
Vengono serviti sui tavoli del ristorante, pane e focacce preparati con lievito madre naturale proveniente da un ceppo risalente alla fine del 1890.
A cadenza, si allestiscono serate particolari a tema come ad esempio il ciclo dei vini e piatti delle regioni italiane, la cucina storica come quella del medioevo e del rinascimento
Su richiesta si organizzano rinfreschi a buffet per matrimoni e battesimi, cene di lavoro ed aziendali.
Il locale con annesso il bar e tabaccheria osserva il turno di chiusura il lunedì.